Normativa europea per la sigaretta elettronica: tutto quello che devi sapere

Normativa europea per la sigaretta elettronica

Modificato il: 22/09/2022

Ecco cosa dice il regolamento UE in materia di e-cig e svapo

Sei un amante della sigaretta elettronica e dello svapo ma ti sei reso conto di non aver mai prestato attenzione agli aspetti legislativi legati a questa tua passione? Beh, non è mai troppo tardi per informarsi e conoscere nuovi aspetti del mondo del vaping.

Nelle prossime righe scoprirai quali sono le direttive europee in merito alla produzione e distribuzione dei prodotti per lo svapo e all’utilizzo della e-cig in pubblico.

Regolamento TPD

Qual è la normativa che regola la produzione e la commercializzazione dei liquidi per la sigaretta elettronica?

Da quando la sigaretta elettronica ha iniziato a diventare un fenomeno diffuso, l’interesse verso gli aspetti di natura legale riguardanti lo svapo e i prodotti necessari per praticarlo è cresciuto tantissimo. A giudicare dalle ricerche sul web, infatti, sempre più persone hanno manifestato una certa curiosità per l’argomento, sia i vaper sia gli aspiranti imprenditori attratti dal business dei liquidi per lo svapo.

Ora, io non so se tu ambisci ad avviare un’attività e occuparti di vendita di aromi per lo svapo, liquidi per la sigaretta elettronica e dispositivi e-cig o se sei semplicemente uno svapatore curioso. In entrambi i casi, però, è comprensibile che tu voglia sapere se esiste un testo unico per i Paesi dell’Unione europea che regoli la produzione dei liquidi da svapo.

Sì, esiste. Si tratta della TPD (acronimo di “Tobacco Products Directive”) e in Italia, oltre alla normativa stabilita dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, occorre fare riferimento anche a essa. Considera, però, che questo decreto legislativo europeo del 2014 si riferisce esclusivamente ai prodotti per lo svapo contenenti nicotina, mentre lascia ai singoli Stati membri la libertà di legiferare in merito a quelli che ne sono privi.

Ma ora vediamo cosa stabilisce questa normativa.

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TPD: cosa dice in merito alla composizione del liquido e ad altri aspetti

La “Tobacco Products Directive” è stata adottata dal nostro Paese nel maggio del 2017 e ha contribuito a garantire maggiore chiarezza in merito a diversi aspetti riguardanti i liquidi per sigaretta elettronica con nicotina. Questo testo è molto importante perché non va a tutelare esclusivamente i consumatori – dando loro la possibilità di verificare che i prodotti acquistati siano sicuri – ma anche i produttori. In questo modo, infatti, i businessmen dello svapo possono contare su un documento che stabilisce delle regole valide in tutti i Paesi dell’UE e, di conseguenza, di esportare i prodotti senza infrangere la legge di altri Stati.

Ma quali sono i passaggi più importanti di questo decreto? Ora te li elenco:

  • la concentrazione di nicotina nei liquidi non può andare oltre i 20 mg/ml;
  • per la produzione dei liquidi possono essere utilizzati esclusivamente ingredienti di elevata purezza;
  • i flaconi dei liquidi pronti all’uso non possono avere una capienza superiore a 10 ml;
  • la capienza massima dei serbatoi e delle pod pre-caricate è di 2 ml;
  • la vendita di liquidi è vietata ai minori di 18 anni;
  • per la produzione dei liquidi non si possono utilizzare sostanze come caffeina, coloranti, vitamine e diacetile;
  • i flaconi devono essere infrangibili e dotati di un sistema di apertura a prova di bambino;
  • i liquidi devono essere venduti sempre in confezioni contenenti il foglio illustrativo con le indicazioni sulla presenza di nicotina liquida e le avvertenze sulla salute.

Secondo questo documento, inoltre, i produttori devono notificare alle autorità competenti i prodotti con almeno sei mesi di anticipo rispetto al lancio nel mercato. Tale procedura implica la comunicazione da parte del produttore (o dell’importatore) delle analisi chimiche e degli ingredienti del prodotto tramite un portale europeo.

La composizione del liquido è regolamentata dall'UE

Dove è vietato l’uso della sigaretta elettronica

Dal momento che la normativa europea regolamenta esclusivamente gli aspetti inerenti ai liquidi, ti starai domandando a quali leggi occorra fare riferimento per conoscere i divieti di svapo nei locali pubblici o negli uffici nei vari Paesi appartenenti all’UE. Domanda più che lecita. Purtroppo, in assenza di una legislazione comunitaria, ogni Stato decide per sé; pertanto, se stai per trasferirti all’estero o per partire in vacanza, per scongiurare il rischio di fare brutte figure o subire multe dovrai informarti in merito alle regole interne del Paese in questione.

Per quanto riguarda l’Italia, presumo che tu sappia che la legge non proibisce lo svapo nei locali come bar, ristoranti, sale giochi e simili. Tuttavia, i gestori hanno la libertà di limitare o addirittura proibire l’utilizzo della sigaretta elettronica. Discorso diverso, invece, per scuole, ospedali, carceri minorili e uffici pubblici in generale, in cui la legge vieta espressamente il vaping.

Ad ogni modo, in tutte quelle situazioni in cui ti trovi a dover svapare al chiuso sarebbe sinonimo di buon senso e rispetto per le altre persone assicurarsi di poterlo fare senza arrecare fastidio.

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In conclusione

Ora che hai letto questo articolo hai informazioni sufficienti per verificare che i liquidi tabaccosi o fruttati che acquisti per la tua e-cig siano a norma e, se stai pensando di entrare nel business dello svapo, sai che per produrre e vendere questi prodotti occorre tenere conto della normativa europea.

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