EVALI: cosa sappiamo ad oggi sulla malattia che è stata collegata all’utilizzo della sigaretta elettronica

evali sigaretta elettronica

Modificato il: 22/09/2022

EVALI e sigaretta elettronica: tutto quello che c’è da sapere sulla malattia dello svapo (illegale)

Quasi in concomitanza con lo scoppio della pandemia da COVID-19, è stata scoperta una nuova patologia, ma stavolta proviene dagli Stati Uniti. Stiamo parlando dell’EVALI, una malattia che colpisce le vie respiratorie e sembra essere legata all’uso di sigarette elettroniche.

In questo articolo vedremo di approfondire meglio la questione, evidenziando i risultati ottenuti da alcuni studi relativi a particolari sostanze che si sono rivelate nocive all’interno degli e-liquid.

ragazzo che svapa

EVALI: origini e cause di questa malattia legata alle e-cig

L’EVALI è una malattia di recente scoperta che sarebbe collegata all’uso della sigaretta elettronica e all’attività di vaping, ossia l’inalazione di vapore aromatizzato e altre sostanze.

Questa patologia ha fatto la sua prima apparizione degli Stati Uniti tra il 2019 e il 2020, colpendo quasi 3.000 persone e causando il decesso di 64.

Ovviamente questa situazione ha fatto scattare un campanello d’allarme che ha raggiunto il nostro continente in un battere di ciglia, per cui sono stati condotti degli studi per capire la natura della patologia.

Alla luce dei risultati della ricerca, pare che la malattia sia legata all’uso di cosiddetti liquidi ‘fai da te’ con particolari sostanze, come la vitamina E acetato e il tetraidrocannabinolo (THC), sostanza psicotropa contenuta nella cannabis.

Ma che cos’è questa vitamina E acetato?

Si tratta di un additivo impiegato nell’industria cosmetica e farmaceutica per la realizzazione di prodotti in grado di lenire e idratare la pelle. Il problema, però, è che se questa viene inalata, si sedimenta nei nostri polmoni, danneggiandoli e ostacolando il corretto funzionamento delle vie respiratorie.

L’EVALI, quindi, si manifesterebbe quando vengono inalati tutti quei liquidi per sigaretta elettronica i cui ingredienti non sono stati approvati dalla Food and Drug Administration degli USA e classificati come ‘sicuri’.

Di fatto, è abitudine di tanti ragazzi statunitensi fabbricare da sé i propri liquidi senza cognizione di causa e abusare di queste sostanze pericolose per la salute.

Nonostante ciò, al momento non sono stati rilevati casi di EVALI in Europa, ma si stringe la morsa sui controlli della composizione dei liquidi che vengono venduti presso negozi fisici e online.

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EVALI: ecco i sintomi della malattia legata alla sigaretta elettronica

I pazienti che soffrono di questa nuova patologia manifestano i seguenti sintomi:

  • difficoltà a respirare;
  • fiato corto;
  • senso di affanno;
  • dolori al petto e all’addome;
  • tosse grassa e secca;
  • febbre;
  • nausea, brividi, vomito;
  • diarrea e perdita di peso.

Tuttavia, questi non si manifestano entro lo stesso arco di tempo, ma variano da persona a persona: in alcuni sono comparsi dopo qualche giorno, in altri dopo parecchie settimane.

Ad oggi, non è possibile stabilire con certezza le cause che hanno provocato questa malattia: come abbiamo detto nel paragrafo precedente, alcuni studi hanno avanzato l’ipotesi che la vitamina E acetato e il THC siano responsabili.

A questo proposito, il Ministero della Salute inglese dichiara che “l’uso predominante fra i pazienti di sigarette elettroniche o prodotti per la vaporizzazione con cartucce precaricate con THC suggerisce che le sostanze in questi prodotti, o il modo in cui vengono riscaldati e vaporizzati, giochino un ruolo importante nello scoppio della malattia”.

Analizzando i casi colpiti nel Paese a stelle e strisce, parrebbe che i pazienti abbiano sofferto di lesioni polmonari, e molti di questi hanno avuto bisogno di ossigeno supplementare e/o ventilazione assistita. Nonostante ciò, non è ancora possibile identificare la natura delle sostanze che hanno causato il decesso.

ragazza che svapa

EVALI: esiste una cura?

Molte persone con diagnosi di EVALI devono essere trattate in ospedale, dove i farmaci possono essere monitorati attentamente e dove è disponibile un supporto respiratorio.

I trattamenti possono includere:

👉🏻 corticosteroidi, un tipo di farmaco che riduce l’infiammazione nei polmoni e in tutto il corpo;

👉🏻 cure di supporto: i pazienti possono ricevere ossigeno supplementare attraverso una cannula nasale. Nei casi più gravi, possono essere sottoposti a un ventilatore meccanico o a una macchina per l’ossigenazione extracorporea a membrana;

👉🏻antibiotici: questi farmaci possono essere somministrati al paziente mentre i risultati degli esami diagnostici sono in via di definizione, poiché è difficile distinguere l’EVALI dalle infezioni batteriche;

👉🏻antivirali: dato che l’EVALI provoca sintomi simili a quelli di alcune infezioni virali, possono essere utilizzati antivirali, soprattutto durante la stagione influenzale.

Dunque, finché non ci saranno studi approfonditi, al primo segnale di allarme dopo aver svapato THC è tassativo recarsi in ospedale e comunicarlo al personale medico senza alcuna paura.

Tieni presente che i sintomi iniziali sono molto simili a quelli di una normale influenza, per cui potrebbero essere facilmente confuse: per questo motivo, quando ci si rivolge al proprio medico, bisogna comunicargli che si fa uso di sigarette elettroniche.

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Conclusioni

In questo articolo abbiamo visto che cos’è l’EVALI, come si è originata e quali sono le ipotetiche cause. Dopodiché, abbiamo parlato dei principali sintomi e di una possibile cura.

Come avrai letto, con tutta probabilità questa patologia è legata allo svapo di sostanze pericolose. Il THC, per esempio, è la sostanza contenuta nella cannabis che – se si trova ad alte concentrazioni che superano i limiti consentiti dalla legge – può provocare uno stato di dipendenza e non solo.

Per questo motivo, è fondamentale acquistare i prodotti per svapo presso negozi certificati, come l’italianissimo Terpy, venditori di liquidi per sigarette elettroniche e tanto altro.