Divieto di fumo e sigaretta elettronica: uno sguardo alla normativa italiana

Divieto di fumare e-cig

Pubblicato il: 21/07/2023

Norme anti-fumo e sigaretta elettronica: dove si può svapare nel 2023?

Quando venne lanciato il prodotto e-cig sul mercato mondiale, le prime campagne pubblicitarie promossero la sigaretta elettronica quale dispositivo utilizzabile in qualsiasi luogo e circostanza.

Ad oggi le cose sono un po’ cambiate, ma non esistono leggi chiare che permettano al consumatore di capire dov’è possibile svapare. I dubbi sono giustificati, in parte, dalla continua evoluzione delle norme vigenti, anche se in coscienza propria è possibile capire quando non è consigliabile accendere la propria e-cig.

È infatti probabile che il dispositivo sia caricato con liquidi  contenenti un’alta percentuale di aroma nel liquido base e che l’odore risulti sgradevole alle persone circostanti. Inoltre, è possibile utilizzare basi di nicotina le quali, a maggior ragione, potrebbero infastidire i non svapatori/fumatori.

È importante dunque cercare di fare chiarezza e arrivare dritti al punto: dove si può svapare la sigaretta elettronica nel 2023?

Nei prossimi paragrafi cercheremo di dare una risposta chiara a questa domanda, riportando notizie inerenti alle norme anti-fumo dei luoghi pubblici e privati più frequentati, inclusi i principali mezzi di trasporto. Ragazza che svapa in una foto in bianco e nero | Terpy

Emendamento 4.25: il cambiamento normativo per le sigarette elettroniche

Come noto, le sigarette elettroniche sono considerate diffusamente come un’alternativa al fumo di tabacco che consente ai tabagisti di cambiare le loro abitudini gradualmente e di ridurre i danni sulla salute. D’altronde, diverse ricerche sembrano dimostrare che le e-cig possono essere fino al 95% meno nocive rispetto alle bionde.

Purtroppo, queste informazioni sono state ricavate in anni di studi e, nei primi tempi, lo svapo veniva talvolta considerato pericoloso quanto il fumo. Per questo motivo, anche se ti sembrerà strano, fino al 2013 la sigaretta elettronica subiva gli stessi divieti previsti per le bionde: in altre parole, in base alla legge Sirchia svapare era vietato al pari del fumo in tutti i locali aperti al pubblico.

Fortunatamente l’errore è stato compreso, tanto che il 23 ottobre del 2013 i deputati hanno approvato l’emendamento 4.25. Tale emendamento depenna l’ultima parte del comma 10 bis dell’articolo 51 della legge Sirchia. Proprio quella che applicava alla sigarette elettroniche le stesse norme volte a tutelare la salute dei non fumatori previste per il tabacco.

Infatti quel paragone non aveva senso di esistere: la combustione del tabacco produce circa 4000 sostanze tossiche di cui almeno 400 cancerogene, mentre il vapore NO! Respirare il vapore dei liquidi per sigaretta elettronica non ha di certo lo stesso effetto del respirare il fumo passivo.

Leggi anche: Come trasportare la sigaretta elettronica e il liquido per lo svapo in modo sicuro

La legge Sirchia nel dettaglio

La legge Sirchia, dal nome del ministro della Salute che l’ha promossa nel 2003, è una normativa che regola il divieto di fumo nei luoghi pubblici e privati aperti al pubblico in Italia. Lo scopo della legge è quello di tutelare la salute dei non fumatori e di ridurre i rischi derivanti dall’esposizione al fumo passivo.

Tale normativa prevede che sia vietato fumare:

  • nei locali di uso collettivo, quali uffici, scuole, ospedali, cinema, teatri, musei, ecc.;
  • nei mezzi di trasporto pubblici e privati, quali autobus, treni, aerei, taxi, ecc.;
  • nei locali destinati alla somministrazione di alimenti e bevande, quali bar, ristoranti, pizzerie, ecc., salvo che siano dotati di appositi spazi separati e ventilati per i fumatori;
  • nei locali adibiti ad attività sportive, ricreative o culturali, quali palestre, discoteche, sale da gioco, ecc., salvo che siano dotati di appositi spazi separati e ventilati per i fumatori.

Chi viola il divieto di fumo è soggetto a una sanzione amministrativa da 27,50 a 275 euro. Inoltre, i titolari o i gestori dei locali dove è vietato fumare hanno l’obbligo di esporre cartelli informativi sul divieto e di impedire o segnalare le violazioni. In caso di inadempienza, sono passibili di una sanzione amministrativa da 220 a 2.200 euro e della sospensione dell’attività fino a 30 giorni.

La legge Sirchia ha avuto effetti positivi sulla salute pubblica e sull’ambiente. Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, dal 2005 al 2010 si sono registrate circa 9.000 morti in meno per infarto del miocardio e circa 1.000 morti in meno per ictus cerebrale tra i non fumatori. Inoltre, si è ridotta la quantità di monossido di carbonio e di particolato nell’aria dei locali pubblici.

La legge Sirchia è stata una delle prime misure anti-fumo adottate in Europa e nel mondo. Oggi molti Paesi hanno seguito l’esempio dell’Italia e hanno introdotto normative simili o più restrittive per contrastare il fenomeno del fumo e le sue conseguenze negative. Teschio che fuma una sigaretta tradizionale | Terpy

Svapo nei locali pubblici: libertà dei gestori e buon senso

Attualmente, in base alla legge italiana lo svapo è vietato solo in determinati luoghi pubblici dove, a causa della necessità di una salvaguardia della salute massima, o a causa della presenza di individui degni di una tutela particolare, come i minori, la sigaretta elettronica è considerato un potenziale pericolo.

Ecco alcuni esempi:

  • ospedali;
  • istituti dedicati alla pubblica istruzione, come le scuole primarie e secondarie;
  • i centri per l’impiego;
  • istituti di correzione minorile.

E negli altri luoghi aperti al pubblico, come i ristoranti, i pub e i bar?

Beh, devi sapere che in questi locali non vige alcun divieto espressamente disposto dalla legge, ma la normativa lascia piena libertà ai gestori dei locali stessi di proibire lo svapo.

Di norma, tale scelta dovrebbe essere indicata con degli appositi cartelli, ma non sempre è così. Per questo motivo, se ti trovi in luoghi del genere e desideri svapare, ti consigliamo di chiedere informazioni in merito al titolare o al responsabile prima di tirar fuori dalla tasca la tua sigaretta elettronica.

Un’ultima nota: anche quando sei libero di utilizzare la tua e-cig in un luogo chiuso, usa sempre il buon senso. Capisci bene che le persone intorno a te potrebbero non gradire per nulla l’idea di ricevere in viso il vapore emesso dal tuo dispositivo.

Se possiedi una sigaretta elettronica piccola e discreta potresti anche pensare di fare delle piccole boccate una volta ogni tanto. Ma, se il tuo dispositivo produce molto vapore, come quelli progettati per lo svapo da polmone, cerca di evitare di utilizzarli. Potrai sempre decidere di uscire temporaneamente dal locale per goderti lo svapo senza risultare molesto a chi ti sta intorno.

Le restrizioni sullo svapo nei luoghi pubblici: dove è vietato e dove è permesso

Ti stai chiedendo quali possono essere le conseguenze se vieni colto a svapare in uno dei luoghi nei quali la sigaretta elettronica è proibita dalla legge italiana?

Poiché si tratta di un illecito amministrativo, al pari del consumo di bionde nei locali dove vige il divieto di fumo, saresti costretto a pagare una sanzione pecuniaria che, in base alla normativa attuale, può arrivare a un massimo di 550 euro.

Lo stesso, però, non vale per i luoghi nei quali è il titolare ad aver deciso a sua discrezione di proibire lo svapo. In questo caso, infatti, non stai infrangendo alcuna legge, ma solo una regola imposta da un privato. In altre parole, non puoi essere multato.

Tuttavia, è ovvio che se infrangessi questa regola, il minimo che puoi aspettarti è una ‘tirata d’orecchie’ (metaforica, ovviamente) da parte del proprietario. Evita simili problemi: non usare la sigaretta elettronica a meno che tu non sia sicuro al 100% di non infastidire nessuno.

Svapare a bordo: le nuove norme nei treni, aerei e navi

Se inizialmente alcune compagnie di trasporto permettevano l’utilizzo della sigaretta elettronica, oggi non è più consentito svapare all’interno di treni, aerei e navi.

I principali convogli ferroviari italiani come Trenitalia, Nuovo Trasporto Viaggiatori e Trenord hanno vietato l’uso dei dispositivi da svapo. Stessa cosa vale per molte compagnie aeree nazionali e intercontinentali a eccezione, in rari casi e solo su discrezione del comandante, dell’utilizzo di sigarette elettroniche che non producono vapore.

Per quel che riguarda le navi, invece, è possibile usare la e-cigarette negli appositi spazi esterni dedicati ai fumatori. Ricorda però che ogni compagnia ha le proprie regole, quindi sempre meglio chiedere delucidazioni al personale di bordo prima di incorrere in qualche spiacevole sorpresa.

Tutti i liquidi per sigaretta elettronica non sono dunque utilizzabili durante i tuoi spostamenti, soprattutto se ti muovi con treni o aerei. Ma cosa prevede la legge per quanto riguarda il vaping all’interno del proprio autoveicolo? Il blog di Terpy ha cercato di rispondere anche a questo quesito. Uomo alla guida di un'auto d'epoca | Terpy

La sigaretta elettronica alla guida: tra incertezze e possibili restrizioni

Molti si domandano se sia possibile svapare la sigaretta elettronica in macchina, anche mentre si guida. Il dubbio è lecito poiché la legge italiana non si è ancora pronunciata chiaramente a riguardo.

Quello che si sa è che con il decreto legislativo numero 6 del 12 gennaio 2016, era stato sancito il divieto di fumare all’interno degli autoveicoli. Questo divieto riguardava però solo due circostanze ben specifiche:

  • presenza all’interno della vettura di ragazzi sotto i 18 anni di età;
  • trasporto di donne in stato di gravidanza.

Vero è che finora questo divieto non è stato esteso alla sigaretta elettronica, forse perché attualmente sono ancora molti e discordanti i pareri riguardanti la salubrità delle e-cig.

In molti si domandano ancora se il liquido della sigaretta elettronica fa male o meno, a prescindere dall’utilizzo di un fluido composto da base con nicotina. Inoltre la normativa che sancisce il divieto di fumo negli autoveicoli in determinate circostanze, non tiene in considerazione il Codice della strada e le sue norme anti-fumo.

È possibile che prossimamente vengano espressi decreti che andranno a integrare la norma vigente e quella anti-fumo del Codice stradale. Questo potrebbe portare a considerare inadeguata la gestualità e la manualità sia della sigaretta normale che di quella elettronica, in quanto forte elemento di distrazione alla guida.

Dunque quello che è successo per i telefoni cellulari potrebbe accadere anche per i dispositivi da svapo.

Leggi anche: World Vape Day: com’è nata e in cosa consiste la giornata dedicata ai vaper

In conclusione

La questione di dove è consentito svapare la sigaretta elettronica nel 2023 è ancora oggetto di dibattito e incertezza.

Mentre in passato le prime campagne pubblicitarie promuovevano l’e-cig come un dispositivo utilizzabile ovunque, oggi le norme vigenti e la consapevolezza dei potenziali disturbi agli altri hanno portato a una maggiore regolamentazione.

L’emendamento 4.25 del 2013 ha modificato le disposizioni che applicavano alla sigaretta elettronica le stesse norme antifumo previste per il tabacco. Questo riconoscimento delle differenze tra il vapore emesso dalla sigaretta elettronica e il fumo del tabacco ha portato a una maggiore libertà di svapo in alcuni luoghi pubblici.

Tuttavia, è importante notare che i gestori dei locali hanno il diritto di vietare lo svapo all’interno dei loro stabilimenti, anche se non vi è una chiara disposizione di legge che lo proibisce. Pertanto, è consigliabile chiedere informazioni ai titolari prima di svapare in locali come ristoranti o bar.

Le restrizioni sullo svapo si estendono anche ai mezzi di trasporto come treni, aerei e navi, dove l’uso della sigaretta elettronica è vietato nella maggior parte dei casi. Tuttavia, le regole possono variare tra diverse compagnie ed è sempre meglio informarsi prima di viaggiare.

Anche per quanto riguarda l’uso della sigaretta elettronica all’interno dell’auto, le regole non sono ancora ben definite. Sebbene sia vietato fumare all’interno dei veicoli in presenza di minori o donne in gravidanza, non ci sono disposizioni specifiche per l’uso delle e-cig. Tuttavia, potrebbero essere introdotte restrizioni in futuro, considerando la potenziale distrazione alla guida che l’uso di dispositivi da svapo potrebbe causare.

È importante essere consapevoli delle norme vigenti e del buon senso quando si utilizza la sigaretta elettronica in luoghi pubblici. Rispettare le regole dei gestori dei locali e considerare il comfort delle persone circostanti sono elementi fondamentali per evitare disagi e possibili sanzioni.

Bene, abbiamo concluso questa disamina sul divieto di svapo. Come hai potuto leggere, al contrario delle bionde, la sigaretta elettronica è vietata solo in alcuni locali specificatamente indicati dalla legge.

Usa le informazioni che ti ho dato, assieme al tuo buon senso, e non dovrai temere di essere sanzionato o di incorrere nelle ire di chi ti sta intorno.

Prima di salutarti, ti invito a entrare sullo shop di Terpy: puoi trovare liquidi per sigaretta elettronica, basette con nicotina, aromi concentrati e tanti altri ottimi prodotti per tutti i vaper.

Take Aways

  • Le norme anti-fumo per la sigaretta elettronica sono cambiate nel corso degli anni. Inizialmente, la e-cig era soggetta agli stessi divieti previsti per le sigarette tradizionali, ma nel 2013 è stato approvato l’emendamento 4.25 che ha eliminato tali restrizioni.
  • La legge Sirchia, promulgata nel 2003, regola il divieto di fumo nei luoghi pubblici e privati aperti al pubblico in Italia. Questa normativa vieta il fumo in locali come uffici, scuole, ospedali, mezzi di trasporto pubblici e privati, locali per la somministrazione di alimenti e bevande, e locali adibiti ad attività sportive, ricreative o culturali.
  • Tuttavia, la legge Sirchia non fornisce indicazioni specifiche sullo svapo della sigaretta elettronica. Pertanto, i gestori dei locali hanno il diritto di vietare lo svapo anche se non vi è una disposizione di legge che lo proibisce. Si consiglia di chiedere informazioni ai titolari prima di svapare in locali come ristoranti o bar.
  • Nei mezzi di trasporto come treni, aerei e navi, l’uso della sigaretta elettronica è generalmente vietato. Le regole possono variare tra diverse compagnie, quindi è sempre consigliabile informarsi prima di viaggiare.
  • Per quanto riguarda l’uso della sigaretta elettronica all’interno dell’auto, non esistono ancora disposizioni specifiche nella legge italiana. Anche se è vietato fumare in presenza di minori o donne in gravidanza, non vi sono restrizioni esplicite sull’uso delle e-cig. Tuttavia, potrebbero essere introdotte restrizioni in futuro considerando la potenziale distrazione alla guida.

Domande e Risposte

Quali sono le norme sullo svapo nei luoghi pubblici nel 2023?

Le norme sullo svapo possono variare a seconda dei luoghi e delle leggi vigenti. Alcuni luoghi proibiscono lo svapo, come ospedali, scuole, centri per l’impiego e istituti di correzione minorile. Altri locali come ristoranti, bar e pub possono permettere o vietare lo svapo a discrezione dei gestori.

Quali sono le restrizioni sullo svapo all’interno dei mezzi di trasporto?

Nella maggior parte dei casi, lo svapo è vietato all’interno di treni, aerei e navi. Tuttavia, le regole possono variare tra diverse compagnie di trasporto. Alcune navi possono consentire lo svapo negli appositi spazi esterni dedicati ai fumatori.

È possibile svapare la sigaretta elettronica in macchina?

Attualmente non esistono disposizioni specifiche che vietino lo svapo della sigaretta elettronica all’interno dell’auto. Tuttavia, il divieto di fumo negli autoveicoli si applica in presenza di minori o donne in gravidanza. È importante considerare il buon senso e la distrazione potenziale alla guida che l’uso della sigaretta elettronica potrebbe causare.