I riscaldatori di tabacco fanno male? Ecco perché le sigarette elettroniche sono ancora la migliore alternativa al fumo

I riscaldatori di tabacco sono dannosi per la salute?

Modificato il: 22/09/2022

Secondo i produttori sono prodotti sicuri, ma la scienza la pensa diversamente

Fumare è dannoso per la salute e su questo non ci piove.

Riuscire a smettere, però, non è altrettanto scontato, e cavalcando questa inconfutabile verità, il mercato del tabacco ha provato a offrire delle alternative meno dannose che permettessero di rimandare il momento di smettere, alleggerendosi la coscienza.

È il caso dei riscaldatori di tabacco, molto in voga ultimamente, che illudono gli utenti di aver trovato il giusto compromesso tra la loro voglia di fumare e i rischi che questo può portare alla loro salute.

Ma è davvero così?

In questo articolo parliamo dell’impatto che l’utilizzo di questi dispositivi ha sulla salute e di come la sigaretta elettronica rappresenti un’alternativa di gran lunga più efficace, se stai cercando di smettere di fumare.

Che cosa si intende per sigarette a riscaldamento di tabacco?

Le sigarette a riscaldamento di tabacco, anche note come le sigarette che non bruciano, sono quei dispositivi elettronici che vengono utilizzati con particolari sigarette che sono molto simili alle tradizionali, in quanto contengono tabacco vero e proprio.

La differenza sostanziale tra i due tipi di sigaretta riguarda, appunto, la combustione che, durante l’utilizzo di questi apparecchi, non avviene. Attraverso il riscaldatore, infatti, è possibile raggiungere la temperatura di circa 350° rispetto ai 900° della sigaretta normale, riscaldando così il tabacco che, però, non brucia direttamente.

La combustione della sigaretta tradizionale raggiunge i 900 gradi

Ma allora come è possibile “fumare”?

L’alta temperatura raggiunta è in grado di scaldare il tabacco al punto da generare vapore contenente alte concentrazioni di nicotina e altre sostanze chimiche proprie del tabacco, ma in concentrazioni minori.

O almeno, questo è ciò che sostengono i produttori. Stando, invece, a uno studio condotto in Giappone proprio su questo aspetto, è risultato che effettuando le analisi in laboratori indipendenti, i contenuti di questo tipo di sigarette e del vapore da loro emesso non sono troppo lontani da quelli riscontrati nelle sigarette normali. Soltanto le nitrosamine e l’anidride carbonica sono presenti in percentuali nettamente inferiori.

Anche secondo una ricerca pubblicata su JAMA Internal Medicine nel 2017, nelle sigarette a riscaldamento sono contenuti gli stessi composti volatili delle sigarette classiche.

Ma allora perché si dice che siano un’alternativa più sana alle sigarette normali?

Quali sono le ripercussioni dei riscaldatori di tabacco sulla salute?

Come dicevo, stando agli studi effettuati fino ad ora sui componenti contenuti nelle sigarette a riscaldamento di tabacco, è corretto affermare che il loro utilizzo sia in grado di creare dipendenza alla pari delle sigarette classiche, mentre pare inferiore l’impatto del fumo passivo.

Per conclusioni invece più approfondite in merito agli effetti nocivi sulla salute, non abbiamo ancora studi sufficientemente attendibili, data la relativamente giovane età di questi dispositivi. Del resto, anche per quanto riguarda gli effetti del fumo tradizionale, sono necessari decenni di consumo, prima di produrre effetti scientificamente rilevanti.

Quello che è certo, però, stando a uno studio pubblicato nel 2018 sul British Medical Journal, è che gli effetti nocivi sulle cellule derivanti dall’utilizzo dei riscaldatori di tabacco hanno un impatto tossico inferiore rispetto a quello prodotto dal consumo delle sigarette classiche, ma comunque sostanzialmente maggiore rispetto a quello delle sigarette elettroniche.

Inoltre, e nel prossimo paragrafo parliamo proprio di questo, i riscaldatori di tabacco non sembrano essere particolarmente utili per smettere di fumare. Ma perché?

Leggi anche: Scadenza liquidi sigaretta elettronica: quanto durano e quali sono i rischi per la salute.

Le sigarette a riscaldamento del tabacco sono utili per smettere di fumare?

La risposta è no. E il motivo è molto semplice.

Come abbiamo affermato sopra, la dipendenza innescata dall’utilizzo di questi dispositivi è la stessa provocata dalle sigarette tradizionali. Il contenuto di nicotina, infatti, è molto simile.

Inoltre – a differenza dei liquidi per sigaretta elettronica che possono avere concentrazioni di nicotina personalizzabili, fino a raggiungere anche lo 0% – le sigarette per riscaldatori di tabacco non offrono questa possibilità.

Considerando, quindi, le esigenze di un fumatore che intende smettere, risulta impossibile diminuire gradualmente l’assunzione di nicotina per gestire efficacemente la questione dell’astinenza.

Pensare, dunque, di passare a questo tipo di prodotti risulta pressoché inutile allo scopo, come affermato anche dalla European Respiratory Society che ha, infatti, diffuso un comunicato nel quale sconsiglia, senza mezzi termini, di utilizzare i riscaldatori di tabacco come strumento di riduzione dei danni da fumo.

Di recente, poi, sono state effettuate alcune precisazioni in merito alle ricerche scientifiche disponibili in materia. Nel primo studio, che considera oltre cento pubblicazioni tra il 2008 e il 2018, si afferma che non esistono prove della riduzione del rischio per quanto riguarda l’insorgenza di patologie cardiovascolari né di tumori.

In un altro studio, invece, si pone l’accento sul rischio di tossicità degli agenti aromatizzanti, molto utilizzati nelle sigarette per riscaldatori di tabacco e nei liquidi per e-cig. Pare che rappresentino un incentivo al consumo, specialmente nei confronti dei più giovani.

Infine, segnaliamo la presa di posizione della Food and Drugs Administration statunitense che – nonostante la richiesta da parte dei produttori di pubblicizzare le sigarette per riscaldatori di tabacco come meno pericolose rispetto alle classiche – ha approvato la vendita specificando che tali prodotti saranno soggetti alle stesse norme restrittive riguardanti il tabacco in generale, rimarcando la presenza degli stessi rischi di dipendenza e tossicità.

Cosa che invece non si può dire delle sigarette elettroniche. E perché?

Scopriamolo insieme.

Quali sono le sostanziali differenze tra riscaldatori di tabacco e sigarette elettroniche?

Le differenze tra riscaldatori di tabacco e sigarette elettroniche

Il primo punto importante che differenzia le sigarette elettroniche da quelle per riscaldatori di tabacco è senza dubbio l’assenza di tabacco e, di conseguenza, di tutte le sostanze chimiche nocive in esso contenute.

Ma il vero punto di forza delle e-cig, per quanto riguarda l’utilizzo nel tentativo di smettere di fumare, è un altro: i liquidi per svapo hanno una caratteristica essenziale per chi deve affrontare un periodo di disintossicazione da nicotina.

Se ti stai chiedendo quale sia, eccoti la risposta.

I liquidi disponibili in commercio, come peraltro ho specificato sopra, si possono adattare facilmente ai diversi bisogni di apporto di nicotina.

Mi spiego meglio. Questi liquidi, che sono venduti pronti o sotto forma di basi da miscelare autonomamente, possono presentare diverse concentrazioni di nicotina.

In fase iniziale di disintossicazione, quindi, danno la possibilità di svapare livelli di nicotina praticamente equivalenti a quelli assunti con le sigarette tradizionali, per poi ridurli gradualmente fino ad arrivare a eliminarla del tutto, senza subire le fastidiose conseguenze di una brusca interruzione dell’apporto.

Inoltre, il vapore generato dalle sigarette elettroniche non contiene sostanze nocive, a differenza di quello prodotto dai riscaldatori.

Ma non è finita qui.

Anche in fatto di cattivi odori, la e-cig vince a mani basse. Svapare, infatti, non lascia odori sgradevoli sui vestiti né su chi la utilizza.

Infine, i costi sostenuti dagli utilizzatori della sigaretta elettronica sono nettamente inferiori rispetto a quelli dei riscaldatori di tabacco e delle ricariche.

Leggi anche: Dopo quanto togliere la nicotina dalla sigaretta elettronica per sconfiggere la dipendenza

Per concludere, le sigarette elettroniche rappresentano ancora la migliore alternativa al fumo. Ma perché?

Ricapitolando, abbiamo esaminato come i riscaldatori di tabacco presentino rischi per la salute troppo simili a quelli delle sigarette tradizionali per poter essere classificati come più sicuri.

Inoltre, è emerso come i danni provocati dal loro utilizzo siano chiaramente superiori a quelli riscontrati, invece, negli utenti che svapano.

Ma la superiorità delle sigarette elettroniche rispetto ai riscaldatori si manifesta chiaramente anche considerando la facilità di gestione del livello di nicotina, aspetto fondamentale per chi ha iniziato il percorso di disintossicazione.

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